Il quaderno nero
Michel Tremblay
Playground
Alla vigilia dell’Esposizione universale del 1967, nel cuore del Quartiere Latino di Montréal, la giovane Céline Poulin svolge il lavoro di cameriera in un ristorante malfamato, frequentato anche da travestiti e prostitute. Maltrattata da una madre tirannica e ubriacona, Céline sembra trovarsi a proprio agio solo in mezzo a quel gruppo chiassoso e colorato di “creature della notte”. Da loro riceve in dono il racconto di vite entusiasmanti ma anche difficili, e l’invito a non ricamarci troppo sopra: “La nostra vita è più semplice e più complicata di così, e chi non l’ha mai conosciuta dovrebbe smettere di immaginare com’è. È inimmaginabile. Unica, ma inimmaginabile.” Ma la serenità di Céline Poulin, apparentemente conquistata grazie al lavoro al Sélect, verrà messa a dura prova quando una vivace studentessa dell’Istituto di Arti Applicate le chiederà di partecipare a un provino per poter entrare a far parte di una compagnia amatoriale che dovrà rappresentare Le Troiane di Euripide. Perché per Céline Poulin quella richiesta appare provocatoria? E perché anche solo mostrarsi su quel palcoscenico diventa per lei un’impresa eroica e dolorosa?
Michel Tremblay (1942)
Nato a Montréal, è considerato l’esponente di punta del teatro e della letteratura quebecchese.
La sua produzione drammaturgica comprende oltre venticinque testi teatrali, tradotti in più di venti lingue. Tra i suoi romanzi ricordiamo: La cité dans l'oeuf (1969); La grosse femme d'à-côté est enceinte (1978); Le coeur découvert (1987); La nuit des princes charmants (1995) e La traversée du continent (2007). Ha ricevuto più di venti riconoscimenti in Canada e in Francia, tra questi l’Ordre des art et des lettres de France, le Prix du Québec (Athanase-David), le Gran Prix Littéraire du Salon du livre de Montréal, le prix Victor-Morin e le Gran Prix Metropolis Bleu.