Beppe Fiorello non è solo l’attore che tutti abbiamo imparato a conoscere: spunta la verità sul suo titolo di studio.
Beppe Fiorello è un attore che si è fatto conoscere e apprezzare dal pubblico per aver ricoperto ruoli da protagonista in tanti film e fiction di successo. Indimenticabile la sua interpretazione di Domenico Modugno nella miniserie Volare del 2013.
È famoso anche per essere il fratello dello showman Rosario Fiorello e della scrittrice Catena Fiorello. Ha una carriera alle spalle non indifferente non solo come artista ma anche come presentatore o come cantante dato che nel 2019 ha partecipato a Sanremo assieme a Paola Turci.
La verità su Beppe Fiorello: il suo titolo di studio
Della vita privata di Beppe Fiorello si sa che è sposato dal 2010 con la compagna Eleonora Partelli, CEO di un’agenzia che lavora col mondo dello spettacolo, in una chiesa all’interno dello Stato Vaticano. La coppia ha due figli: Anita nata nel 2003 e Nicola nato nel 2005.
Oltre ad essere un uomo di spettacolo di successo ed un padre di famiglia, però, Beppe Fiorello ha recentemente conquistato un altro traguardo: l’Università di Verona gli ha conferito la laurea magistrale “honoris causa” in Editoria e Giornalismo.
La motivazione è che “la produzione” dell’attore, sceneggiatore e regista “è la testimonianza più limpida di come anche nel panorama contemporaneo sia possibile negoziare le esigenze dello spettacolo e le regole dello star system con l’etica dell’impegno civile“.
La consegna della laurea è avvenuta nel corso della cerimonia di apertura del 41/o anno accademico dell’Ateneo veronese con il magnifico rettore, Pier Francesco Nocini. A tenere la lectio magistralis è stato padre Paolo Benanti, unico membro italiano del Comitato sull’intelligenza artificiale delle Nazioni Unite, docente alla Pontificia università Gregoriana e consigliere di Papa Francesco sui temi dell’IA e dell’etica della tecnologia.
Nella motivazione per aver conseguito un titolo così prestigioso si legge anche: “Giuseppe Fiorello ha saputo alternare il grande e il piccolo schermo coniugando il brìo della commedia con il rigore di uno sguardo volto tanto a riscoprire eroi dimenticati, quanto a denunciare l’intolleranza di un’Italia lontana ma non troppo: è il caso del recente ‘Stranizza d’amuri’, esordio alla regia premiato con un Nastro d’argento e un Globo d’oro”.
Un titolo davvero prestigioso per l’attore che orgoglioso ha anche postato diverse foto su Instagram relative alla cerimonia. Nella stessa giornata è stata anche ricordata la scrittrice Michela Murgia, scomparsa qualche mese fa, a cui è stato attribuito un attestato di benemerenza alla memoria.